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scritto da Bettina Nagel il
76-97

Stanze per donne

 

Come sempre, per vedere l’immagine meglio “cliccate” sulla foto!

 

 

Nel XV secolo a corte si consideravano tutte le stanze della padrona come stanze da donna. Spesso queste si trovavano in una parte separata della casa, talvolta anche con un'entrata diversa. Le donne vivevano in questi ambienti con i loro servi e con le dame di compagnia e spesso preferivano questa sistemazione invece di stare con i propri mariti.

 

Stanze per donne Stanze per donne

 

Nel XVII secolo si è passati alla “stanza da donna” anche per la donna singola, senza il suo entourage; invece oggi si usa solo per modo di dire.

 

Stanze per donne Stanze per donne

 

Questo era il passato, ma oggi che cosa è una stanza da donna? Per capirlo dobbiamo prima vedere come sono fatti gli uomini!

 

Stanze per uomini Stanze per uomini

 

Gli uomini se devono arredare una casa cercano aiuto da un’amica di loro fiducia oppure da un interior designer o vanno a convivere con una donna in casa sua, quindi già arredata.

 

Stanze per uomini Stanze per uomini

 

Le stanze delle donne sono lo specchio della loro anima, in esse si possono capire il carattere o l’umore. Il modo di abitare delle donne cambia negli anni, in base a varie fasi o ai requisiti della vita. Le donne amano arredare più volte a nuovo la casa, gli uomini invece decidono normalmente una volta nella vita il loro stile, di solito nel periodo in cui scelgono come vestirsi e quando sviluppano il loro stile di ballo (buffo, no?). Così lo stile di un uomo è costituito da un mobile vecchio, dato dalla mamma (con un po' di fortuna la sedia di “Eames” di papà), qualcosa di IKEA (che può montare da solo) e da qualche pezzo acquistato impulsivamente. Il tutto abbinato ad grande frigo e una TV al plasma, non importa come stanno le cose tra loro assieme. Comprano nuovi mobili ancora meno che i vestiti.

 

Stanze per donne Stanze per donne

 

Se gli uomini hanno gusto, soldi e poco tempo, la loro casa sembra uscita da un negozio di design. Con i famosi classici: un divano di pelle e parquet non si può sbagliare, no?
Così però la casa sembra per niente personale, per niente meravigliosa e per niente femminile.

 

Stanze per uomini Stanze per uomini

 

Le donne possono amare gli oggetti anche solo per la loro bellezza, gli uomini hanno bisogno che siano anche utili. Un oggetto che è solo bello non è una ragione per comprarlo, anche se questo fa la differenza: sono le decorazioni personali che creano uno stile individuale, perché non sono solo alla moda o sono copiate.

 

Stanze per donne Stanze per donne

 

Icone come “Le Corbusier” volevano una casa minimalista, senza fronzoli e la chiamavano “mascolina”. Per tanto tempo questo pensiero equivaleva al buon gusto (una casa arredata con nomi di design era impossibile da criticare) mentre il mix di oggetti, mobile e arredi che rendono accogliente era uguale ad un gusto pasticciato, provinciale.

Negli anni 80, sotto il segno dell’emancipazione, anche le donne cominciarono ad arredare le loro case, così come nel film “9 settimane e mezzo” con Micky Rourkes, dove si vedono muri bianchi, mobili in cromo e persiane di metallo davanti alle finestre. A creare l’atmosfera femminile era Kim Basinger.

 

Stanze per uomini Stanze per uomini

 

Presto i mondi si dividono: le donne vogliono di nuovo colori e creatività nelle loro case. Esse amano arredare gli interni in base all’umore del momento della loro vita: in stile nordico con piccoli fiori per ringiovanirsi o in stile boho per quella parte che si sente ancora hippie. Le idee e le motivazioni le prendono volentieri nei film e se non hanno le possibilità finanziarie per comprare un castello, bastano già i candelabri in argento per avvicinarsi al loro sogno.

 

Stanze per donne Stanze per donne

 

Le donne “abitano e vivono” di più i loro ambienti, mentre gli uomini che vivono soli si limitano normalmente ai bisogni basali. Le donne vivono l'estetica e amano i cambiamenti, mentre agli uomini non interessa vedere quali sono i nuovi trend. Le donne per la loro felicità hanno bisogno di novità: nuovi cuscini, tende, tappeti, un nuovo colore per la primavera. Le donne sono legate alle loro case e amano farle vedere: da tempo ormai noi donne non dobbiamo più vergognarci per il nostro gusto femminile. Il mondo fuori dai nostri muri può essere crudele, ma se abbiamo il nostro nido nel quale stiamo benissimo ci possiamo sempre riprendere: basta che ci sediamo sul nostro divano, accendiamo una candela, facciamo una tisana, prendiamo la nostra rivista preferita o guardiamo per la millesima volta “Pretty Woman” e il mondo è di nuovo a posto. Siamo a casa.

 

Stanze per donne Stanze per donne

Stanze per donne Stanze per donne

 

Onestamente se guardo in casa nostra, quanto spazio occupo io e quanto mio marito, credo di essere ancora nel 1500 dove io ho le mie stanze! Non credo che per lui sia un problema: sente l'atmosfera rilassante che ho creato e ne riceve i benefici nello stare con me nelle “mie stanze”.

 

 

 

 

 

Nel XV secolo a corte si consideravano tutte le stanze della padrona come stanze da donna. Questo era il passato, ma oggi che cosa è una stanza per una donna? 321999lifestyle2015-02-10on2016-06-28 09:56:50noStanze per donne{"titolo":"Stanze per donne","testo":"

Stanze per donne

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Come sempre, per vedere l’immagine meglio “cliccate” sulla foto!

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Nel XV secolo a corte si consideravano tutte le stanze della padrona come stanze da donna. Spesso queste si trovavano in una parte separata della casa, talvolta anche con un'entrata diversa. Le donne vivevano in questi ambienti con i loro servi e con le dame di compagnia e spesso preferivano questa sistemazione invece di stare con i propri mariti.

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Nel XVII secolo si è passati alla “stanza da donna” anche per la donna singola, senza il suo entourage; invece oggi si usa solo per modo di dire.

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Questo era il passato, ma oggi che cosa è una stanza da donna? Per capirlo dobbiamo prima vedere come sono fatti gli uomini!

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Gli uomini se devono arredare una casa cercano aiuto da un’amica di loro fiducia oppure da un interior designer o vanno a convivere con una donna in casa sua, quindi già arredata.

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Le stanze delle donne sono lo specchio della loro anima, in esse si possono capire il carattere o l’umore. Il modo di abitare delle donne cambia negli anni, in base a varie fasi o ai requisiti della vita. Le donne amano arredare più volte a nuovo la casa, gli uomini invece decidono normalmente una volta nella vita il loro stile, di solito nel periodo in cui scelgono come vestirsi e quando sviluppano il loro stile di ballo (buffo, no?). Così lo stile di un uomo è costituito da un mobile vecchio, dato dalla mamma (con un po' di fortuna la sedia di “Eames” di papà), qualcosa di IKEA (che può montare da solo) e da qualche pezzo acquistato impulsivamente. Il tutto abbinato ad grande frigo e una TV al plasma, non importa come stanno le cose tra loro assieme. Comprano nuovi mobili ancora meno che i vestiti.

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Se gli uomini hanno gusto, soldi e poco tempo, la loro casa sembra uscita da un negozio di design. Con i famosi classici: un divano di pelle e parquet non si può sbagliare, no?
Così però la casa sembra per niente personale, per niente meravigliosa e per niente femminile.

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Le donne possono amare gli oggetti anche solo per la loro bellezza, gli uomini hanno bisogno che siano anche utili. Un oggetto che è solo bello non è una ragione per comprarlo, anche se questo fa la differenza: sono le decorazioni personali che creano uno stile individuale, perché non sono solo alla moda o sono copiate.

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Icone come “Le Corbusier” volevano una casa minimalista, senza fronzoli e la chiamavano “mascolina”. Per tanto tempo questo pensiero equivaleva al buon gusto (una casa arredata con nomi di design era impossibile da criticare) mentre il mix di oggetti, mobile e arredi che rendono accogliente era uguale ad un gusto pasticciato, provinciale.

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Negli anni 80, sotto il segno dell’emancipazione, anche le donne cominciarono ad arredare le loro case, così come nel film “9 settimane e mezzo” con Micky Rourkes, dove si vedono muri bianchi, mobili in cromo e persiane di metallo davanti alle finestre. A creare l’atmosfera femminile era Kim Basinger.

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Presto i mondi si dividono: le donne vogliono di nuovo colori e creatività nelle loro case. Esse amano arredare gli interni in base all’umore del momento della loro vita: in stile nordico con piccoli fiori per ringiovanirsi o in stile boho per quella parte che si sente ancora hippie. Le idee e le motivazioni le prendono volentieri nei film e se non hanno le possibilità finanziarie per comprare un castello, bastano già i candelabri in argento per avvicinarsi al loro sogno.

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Le donne “abitano e vivono” di più i loro ambienti, mentre gli uomini che vivono soli si limitano normalmente ai bisogni basali. Le donne vivono l'estetica e amano i cambiamenti, mentre agli uomini non interessa vedere quali sono i nuovi trend. Le donne per la loro felicità hanno bisogno di novità: nuovi cuscini, tende, tappeti, un nuovo colore per la primavera. Le donne sono legate alle loro case e amano farle vedere: da tempo ormai noi donne non dobbiamo più vergognarci per il nostro gusto femminile. Il mondo fuori dai nostri muri può essere crudele, ma se abbiamo il nostro nido nel quale stiamo benissimo ci possiamo sempre riprendere: basta che ci sediamo sul nostro divano, accendiamo una candela, facciamo una tisana, prendiamo la nostra rivista preferita o guardiamo per la millesima volta “Pretty Woman” e il mondo è di nuovo a posto. Siamo a casa.

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Onestamente se guardo in casa nostra, quanto spazio occupo io e quanto mio marito, credo di essere ancora nel 1500 dove io ho le mie stanze! Non credo che per lui sia un problema: sente l'atmosfera rilassante che ho creato e ne riceve i benefici nello stare con me nelle “mie stanze”.

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